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Pianta degli
scavi 2006 |
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Frammenti con scena
di aratura |
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Airone rosso tra le paludi |
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I rilievi
sui pilastri furono in seguito copiati da Pabasa nella sua tomba
che, anche in questo caso, si dimostra di estrema utilità nella
comprensione della decorazione di quella di Harwa. Oltre alla scena
di raccolta, sui lati dei pilastri del sepolcro più antico sono
state identificate per il momento l’uccellagione, la macellazione di
un toro, la pesca in un canale, l’essiccazione del pescato, la
produzione del vino e del miele (la presenza di quest’ultima è resa
certa soltanto da alcuni frammenti recuperati nel corso degli scavi,
mentre non rimane nulla in situ). Gli altri lati dei pilastri
mostrano file di portatori di offerte che, in alcuni casi, si
dirigono verso Harwa, ritratto in piedi e con un bastone in mano.
La parete di fondo del
portico meridionale era invece decorata con scene di vita quotidiana
che aveva svolgimento davanti a una grande immagine di Harwa (anche
in questo caso, stante e con in mano un bastone) scolpita
all’estremità occidentale. Le figure sono scolpite in sottile
bassorilievo, molto simile a quello utilizzato nell’esecuzione dei
registri del portico settentrionale. Lo stato di conservazione è
estremamente lacunoso. Oltre che dal graduale crollo della parete,
la situazione risulta essere stata peggiorata da continue ruberie
finalizzate all’asporto delle delicate scene.
Fino
a questo momento sono stati liberati dalla sabbia nove registri
della decorazione della parete di fondo del portico meridionale.
Nonostante il pessimo stato di conservazione è già stato possibile
identificare alcune porzioni della figurazione: la misurazione dei
campi dopo l’inondazione del Nilo; portatori d’offerte; bestiame di
vario genere appartenente alle proprietà funerarie di Harwa; la
pesca in un corso d’acqua (o invaso artificiale); la caccia nelle
paludi; scultori e artigiani; scene relative a lavori agricoli e
all’allevamento.
L’esistenza
di alcune figurazioni è testimoniata soltanto dai blocchi decorati
recuperati nel corso degli scavi: l’aratura (Fig.
2); un altro tipo
di pesca con la rete; fabbri (o gioiellieri) e scribi.
L’analisi
della decorazione del cortile ha avuto inizio in primavera ed è
proseguito in autunno. I blocchi recuperati nel corso dello scavo
sono stati raccolti in scatole di cartone poi immagazzinate
all’interno della tomba. In precedenza i blocchi erano stati
separati secondo la loro provenienza d’origine, dato che per alcuni
di questi ne era stata accertata da subito la provenienza dalla
parte sotterranea della tomba. Per il momento è stata analizzata
preliminarmente la decorazione proveniente dalle due pareti di
fondo, dai semipilastri e dai lati orientali dei portici (su questi
ultimi si trovavano i capitoli del Libro dei Morti). Sebbene queste
operazioni siano soltanto all’inizio, sono stati compiuti importanti
progressi nella ricostruzione della decorazione, soprattutto per
quanto riguarda i capitoli del Libro dei Morti. E’ stata anche
identificata la collocazione originale di alcuni blocchi in parete,
come nel caso della testa dell’airone rosso (Fig.
3), la cui enorme
figura costituisce l’elemento centrale di tutta la scena della
caccia nelle paludi.
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