|
 |
Pianta degli
scavi 2006 |
|
 |
Ricostruzione della
porta della stanza S4 |
|
a cura di
Silvia Einaudi e
Miguel Angel Molinero
Polo
L’inventario
dei frammenti decorati provenienti dagli scavi della prima sala
ipostila è proseguito in primavera. Nel corso di quest’operazione,
il prototipo della scheda utilizzata per registrare i frammenti è
stato sottoposto ad alcuni miglioramenti e cambiamenti di minore
entità. Alcune modifiche sono state anche compiute sul sistema di
trascrizione dei testi geroglifici, in modo da facilitare la ricerca
dei lemmi nella banca dati dove, alla fine, devono essere inserite
le informazioni relative a ogni blocco.
Nel
corso della stagione primaverile è stato portato a termine
l’inventario dei blocchi provenienti dallo scavo dei quadrati A2, 3,
4, 5, B2, 3, 4, 5 della prima sala ipostila (I) e delle stanze
sussidiarie meridionali (S) 3, 4, 5. A causa dell’alto numero di
blocchi ritrovati nel quadrato I.D5, la loro registrazione deve
invece ancora essere portata a termine. Il totale dei frammenti
decorati inventariati nel corso della stagione primaverile ammonta a
più di mille e cinquecento. La maggior parte delle informazioni è
stata già immessa nella banca dati.
Attraverso
l’inventario dei blocchi sono stati identificati altri frammenti
provenienti dalla decorazione dalle porte delle stanze sussidiarie
che si aprono nella prima sala ipostila. Vi è perciò stato un
considerevole miglioramento nella loro ricostruzione, già cominciata
nel corso delle stagioni 2003-2004 (Fig.
4). Tutti i blocchi
identificati sono stati fotografati e successivamente immagazzinati.
Il lavoro si è concentrato sulle cornici delle porte meridionali, ma
è stata iniziata anche la ricostruzione di due di quelle
settentrionali.
La
copia delle iscrizioni della prima sala ipostila delle Tomba di
Pabasa (TT 279), eseguita nelle stagioni 2003-2005, si è dimostrata
di notevole aiuto nell’identificazione dei blocchi raccolti nel
corso degli scavi di Harwa. E’ stato così possibile individuare
oltre venti blocchi provenienti dai pilastri. Questi sono stati
disegnati su acetato e le copie sono state incollate alla
ricostruzione in compensato dei pilastri medesimi. Questi primi
risultati hanno dimostrato che le versioni del Rituale delle Ore
utilizzate in Harwa e in Pabasa sono assai simili, anche se la
distribuzione dei geroglifici mostra numerose differenze, dovute
soprattutto al fatto che il nome di Pabasa è, di regola, preceduto
dalla forma completa dei titoli del funzionario.
|
|