L'associazione Culturale "Harwa 2001" ONLUS presenta:

La tomba di Harwa
2006

 
 

PAGINA INIZIALE
INDICE DEI RAPPORTI

Scavi: il cortile

 
 

Pianta degli scavi 2006

 
Situazione dello scavo del
cortile alla fine della
stagione autunnale


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Questa situazione è inoltre confermata dalla scoperta di numerosi resti di mummia riportati alla luce durante la missione autunnale. Sono stati ritrovati soprattutto in corrispondenza delle entrate alla parte sotterranea della Tomba di Harwa e alla porzione meridionale del corridoio che la circonda. E’ pressoché certo che i tombaroli abbiano estratto le mummie dai numerosi di pozzi di epoca greco-romana che si aprono in diverse parti del monumento. Le sbendarono depredandole degli oggetti di valore come cartonnage, amuleti e, infine, gettarono quanto ne rimaneva nel cortile. E’ degno di nota il fatto che la maggior parte delle mummie è stata trovata con la faccia rivolta al suolo, probabilmente per impedire loro il riconoscimento dei tombaroli. Che questa posizione non sia casuale, ma dettata da un sentimento di vivida superstizione è dimostrato anche dal fatto che molte delle mummie sono state ritrovate prive delle gambe o dei piedi e delle mani, volutamente spezzate evidentemente per impedire loro di inseguire e punire chi aveva recato loro ingiuria.
Durante la seconda parte della stagione, gli scavi sono stati spostati in corrispondenza del lato occidentale del cortile consentendo di rimuovere i detriti che ricoprivano quanto resta delle pareti dell’entrata a nicchia alla parte sotterranea della Tomba di Harwa. Anche qui, sono purtroppo estremamente evidenti i segni delle ruberie. La parte inferiore della parete settentrionale reca ancora le tracce della figura di Harwa seduto davanti a una tavola per offerte sotto la quale si trovano alcune giare. La scena è eseguita in un bassorilievo leggermente più aggettante rispetto alla restante decorazione del cortile.
Gli scavi davanti a quella che era stata da sempre considerata l’entrata a nicchia della Tomba di Akhimenru hanno dimostrato che l’apertura deve essere considerata semplicemente una breccia. Questa parte del monumento appare perciò essere stata concepita non come un accesso, ma quanto piuttosto come una sorta di cappella sul cui muro di fondo (ovest) era sta ricavata una piccola edicola dove doveva essere collocata o una statua o una stele.
 


INDICE

INTRODUZIONE

RINGRAZIAMENTI

ATTIVITA' EPIGRAFICHE: IL CORTILE

ATTIVITA' EPIGRAFICHE: LA PRIMA SALA IPOSTILA

SCAVI: IL PORTICO D'ENTRATA (PRIMAVERA)

RAPPORTO SULLO STUDIO DELLA CERAMICA (AUTUNNO

 

   

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